27 GIUGNO – 2° Memorial Gagliardi

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Memorial Gagliardi ritorna per onorare F. Gagliardi, 50 anni dalla scomparsa. Il 27/6: Piazza Gagliardi, fase istituzionale, assegnazione del Premio Gagliardi (6 sezioni). I nomi dei premiati verranno resi noti nei prossimi giorni.

Data:

27 Giugno 2020

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Descrizione

Dopo l’omaggio dedicato alla figura di Filippo Gagliardi tenutosi lo scorso anno, quando ricorrevano i 50 anni dalla sua scomparsa, il Memorial Gagliardi torna anche nel 2019, con l’intento di renderlo un evento annuale da riempire con nuovi e arricchenti contenuti che diano il giusto lustro al benefattore di Montesano sulla Marcellana.ProgrammaLa seconda edizione del Memorial Gagliardi inizierà alle ore 18.00 del 27 Giugno in Piazza Gagliardi.  Dopo una prima fase istituzionale durante la quale, il Sindaco di Montesano Sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi, e il nipote di Filippo Gagliardi, lo scrittore Felice De Martino, illustreranno ai cittadini la nascente Fondazione Culturale “Filippo Gagliardi” e saluteranno i Sindaci dei Comuni interessati dall’opera del Gagliardi, si passerà al Premio Gagliardi.La seconda edizione, infatti, sarà caratterizzata dalla consegna del Premio Gagliardi, che si ispira all’esperienza e alla vita di Don Filippo, un self made man, un benefattore, un cosmopolita ed emigrante che ha conosciuto le culture del mondo e che ha dato e donato tanto al sociale. Il Premio, quindi, si suddivide in diverse sezioni: quella Assoluta e poi quella Culturale, Imprenditoriale, Sociale, la sezione Emigrazione, la sezione Giovani e quella dedicata agli Ambasciatori di Montesano nel mondo. Si tratta di premi che saranno assegnati a persone di levatura nazionale, regionale e locale.Nei prossimi giorni saranno svelati i nomi dei premiati.NOTE BIOGRAFICHE SU FILIPPO GAGLIARDI (1912-1968)Figlio di un mugnaio, secondo di dieci figli, Filippo Gagliardi lasciò Montesano nel 1927, a soli 15 anni, per imbarcarsi su una nave di emigranti diretta in Sud America. Nell’arco di due decenni riuscì a diventare uno degli uomini più ricchi del Venezuela, in un paese che aveva nel petrolio la sua fonte di sviluppo e di benessere diffuso e che era la seconda patria per migliaia di emigrati salernitani. Legato fortemente alle sue radici, Filippo destinò buona parte delle sue fortune alla sua terra d’origine finanziando opere pubbliche, sostenendo iniziative benefiche, aiutando comunità e famiglie che vivevano nell’indigenza del dopoguerra. Le sue imprese ebbero un’eco diffusa non solo in Italia e in Venezuela. Furono tanti i riconoscimenti che egli ottenne nel corso della sua vita di benefattore, come la cittadinanza onoraria di Filadelfia negli Stati Uniti e la Stella d’Italia al valor civile. Morì a Roma nel 1968 all’età di 56 anni.Sono 65 i comuni che beneficiarono degli aiuti che Filippo Gagliardi assicurò per realizzare opere essenziali per la vita delle comunità della Campania e della Basilicata. A Montesano sulla Marcellana finanziò la costruzione della chiesa, dell’acquedotto, dell’asilo, della caserma dei carabinieri, del dopolavoro. Volle che queste opere venissero dedicate a sua madre Mariannina. In altri paesi fece arrivare acqua e corrente elettrica. Aiutò gli orfani e i figli di emigrati. Donò 25 milioni agli alluvionati del Polesine nel 1953. L’anno seguente partecipò alla ricostruzione delle zone del salernitano colpite dall’alluvione con una donazione di 100 mila dollari. Una quantità ingente di risorse, provenienti dal suo patrimonio personale, contribuirono a migliorare notevolmente le condizioni di vita nel Mezzogiorno ulteriormente impoverito dalle conseguenze della seconda guerra mondiale.Furono tanti i cittadini di Montesano sulla Marcellana che beneficiarono dell’aiuto da parte di Filippo Gagliardi per situazioni personali di indigenza o di malattia. Più di cento famiglie del paese furono destinatarie di finanziamenti per rendere abitabili e confortevoli case inagibili o malsane. Uno degli episodi famosi che si ricordano a Montesano è il pranzo che Don Felipe offrì alla sua gente, dopo la cerimonia di inaugurazione della chiesa di San Anna, costruita con un miliardo di lire donate dal ricco emigrante. Tutta la comunità di Montesano, seimila convitati, partecipò alla grande tavolata che fu allestita in un’ala dello Scialandro, con l’impiego di sei cucine da campo, due quintali di pane, cinquanta ettolitri di vino e due tonnellate di polli. La vita di Filippo Gagliardi, la sua vicenda personale ed economica nel Venezuela, le sue imprese, il suo rapporto con Montesano e la sua gente, sono stati raccontati da Felice De Martino, suo nipote, nel libro “La Repubblica dei gigli bianchi” pubblicato da Guida editori.

Ultimo aggiornamento: 19/09/2023, 17:39

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